E’ primavera
Marzo 28, 2019

Shiatsuca alle origini dello shiatsu

Lo aspettavo da molto tempo questo viaggio. Dal 2012 la mia scuola è in contatto con il Maestro Haruiko Masunaga, figlio del Maestro Shizuto Masunaga che ha creato lo stile di shiatsu che pratico come operatore.

Studiare presso lo Iokai di Tokyo rientrava in quell’immaginario di riscoperta delle origini dello shiatsu così come lo conosciamo in Europa; le aspettative sono state soddisfatte tutte.

Avevo già frequentato, qua in Italia, due seminari con il Maestro apprendendo tecniche e manualità molto utili per la mia pratica di operatore ma il viaggio in Giappone ha rappresentato una svolta. Oltre ad avere una pressione perpendicolare, costante e sostenente, la base per praticare un buono shiatsu è l’atteggiamento dell’operatore che deve essere centrato nel qui e ora e con la mente libera da pensieri e condizionamenti. Per noi occidentali è difficile essere MU, mentre per i giapponesi è un atteggiamento molto più diffuso e di facile applicazione e se è vero che lo stato delle persone che ci circondano influisce su di noi, ecco che essere immerso nell’atmosfera giapponese mi ha permesso di allinearmi più facilmente, apprendendo il vero significato dell’essere MU. La condizione di essere immersi nel qui e ora senza pensiero critico (atteggiamento protopatico) permette all’operatore di abbandonarsi nella pressione che risulta molto profonda ma senza provocare dolore, così che il ricevente come primo effetto ha un profondo rilassamento e di conseguenza trae il massimo beneficio dal trattamento.

Su molti libri di shiatsu si legge che l’intensità della pressione deve essere tra il piacevole e il doloroso, così come si narra che lo shiatsu in oriente sia molto doloroso perché culturalmente sono abituati al dolore, ma non è così. Da quando conosco il Maestro Masunaga, gli sento ripetere che per prima cosa il ricevente si deve rilassare e non lo può fare se prova dolore. Questo cambio di prospettiva ha influito molto sul mio modo di lavorare ottenendo risultati più duraturi e rendendo i trattamenti ancora più piacevoli.

Il fascino dell’atmosfera giapponese combinato ad un corso intensivo con un numero limitato di persone mi ha permesso di approfondire gli aspetti più originali dello Zen shiatsu. Tornato in Italia, non ho abbandonato quanto appreso e i miei riceventi se ne sono piacevolmente accorti, le pressioni le avvertono più profonde pur non essendo più intense e si rilassano ancora di più traendo maggiori benefici. Io sono maturato come persona e come modo di trattare, ho veramente capito l’importanza di “rimanere presente nella pressione” in modo costante e continuo, così ogni punto è un viaggio di sensazioni e percezioni che mi attraversano e che io accolgo e ascolto per il benessere del mio ricevente.

Il Giappone è un paese frenetico ma nella sua tradizione ha componenti meditative molto presenti, è facile poter trovare uno spazio dove fermarsi in silenzio e riprendere fiato.

Non vedo l’ora di ripartire per continuare il percorso di conoscenza di pratiche per il benessere delle persone, così antiche.

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